Welfare

San Vittore, fuori da quelle mura c’è un’agenzia che ti aspetta

La Piccola Cooperativa Sociale Articolo 3 si occupa del reinserimento sociale dei detenuti del carcere di San Vittore

di Redazione

Piccola cooperativa sociale articolo 3 Indirizzo: via Mario Pichi, 3 20143 Milano Tel.: 02.89421078 (anche fax) Email: articolotre@tiscalinet.it Presidente: Paola Villani Anno di nascita: 1998 Scopo: tutoring post penitenziario per il reinserimento sociale di ex detenuti, mediazione con i servizi pubblici e privati del territorio Convenzioni: Comune di Milano, Unità operativa Carceri e area penale della Asl Milano Cooperativa sociale Articolo 3 Cosa fa un detenuto del carcere di San Vittore quando, prossimo alla scarcerazione, si rende conto di non avere una casa che lo accolga, un lavoro che lo aspetti? Chiede aiuto alla cooperativa sociale Articolo 3. Nata nel ?98 per iniziativa di quattro giovani donne, la cooperativa porta avanti un progetto di ?accompagnamento dal carcere al territorio?: un tutoring per ex detenuti al fine di favorirne il reinserimento sociale. A farne richiesta è soprattutto chi si trova in condizioni sociosanitarie, culturali ed economiche svantaggiate, tra cui molti stranieri e tossicodipendenti che non hanno più (o non hanno mai avuto) un posto dove andare a dormire, un lavoro, documenti in regola, una rete di relazioni sociali stabili. Per usufruire del servizio basta che il detenuto, poco prima di essere dimesso, scriva una domanda e la affidi a una apposita cassetta presente in tutti i raggi del carcere. Dopo qualche giorno viene convocato per un colloquio con due operatrici della cooperativa (tutte professionalmente qualificate) che valutano la richiesta e i bisogni e iniziano la ricerca dei servizi del territorio che possano aiutarlo. Al momento della dimissione le operatrici lo aspettano fuori dal cancello (soprattutto se non ha nessun altro) come ulteriore dimostrazione di accoglienza. Qui inizia l?appoggio al percorso di reinserimento. Le richieste riguardano un lavoro, un?abitazione, la regolarizzazione di documenti (specialmente per gli stranieri), il contatto con i servizi per la tossicodipendenza o con le comunità di recupero, con le strutture sanitarie. L?appoggio e l?assistenza post penitenziaria sono assegnati dalla legge al Cssa, il Centro di servizio sociale adulti che, per carenza di risorse, non riesce a mettere in atto quello che la legge prevede. Ed è in questa falla che si inserisce la Articolo 3, che accompagna la persona nella sua ricerca di strumenti adeguati a rifarsi una vita fuori dal carcere. Il percorso non è facile. C?è chi non ha la pazienza di aspettare, vuole tutto subito e se non ci riesce molla. Altri tornano a delinquere. «E poi», dice Chiara Maffioletti, un?operatrice «molta gente non è disposta ad affittare un appartamento a stranieri o ad assumere ex detenuti». «Alle difficoltà di questo tipo», continua la presidente, Paola Villani «si aggiungono la scarsa formazione scolastica e qualificazione professionale. Molti hanno fatto lavori saltuari e diversi, poco spendibili dove è richiesta qualificazione ed esperienza». Nonostante ciò, più della metà dei progetti è andato a buon fine o è in fase attiva di svolgimento. di Antonella Signorelli


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